mercoledì 11 aprile 2012

La denuncia dei Verdi: Eternit ed erbacce, il primo sguardo a sud della Riviera non è dei migliori

Marinucci: «L’Ufficio tecnico provinciale è al corrente di questa situazione, se non provvederanno allo smaltimento entro fine mese inoltrerò denuncia formale anche all’ASUR»
SAN BENEDETTO – Il benvenuto ai turisti lo danno l’incuria e la sporcizia. Secondo quanto segnalato e fotografato dal consigliere dei Verdi del comune di San Benedetto Andrea Marinucci, all’uscita dell’Ascoli-Mare all’altezza di via del Cacciatore farebbero bella mostra di sé montagne di inerti, sporcizia e erbacce che otturano le canaline di scolo ai lati della strada e per non farci mancare niente anche alcune lastre di eternit. Non è la prima volta che si trovano lastre della pericolosa sostanza abbandonate lungo le strade in maniera sconsiderata. Tale materiale infatti andrebbe smaltito secondo ben precisi canoni in quanto si è dimostrata l’alta tossicità della polvere che si produce se lo si spezza.Quella zona ricade sotto il controllo della Provincia e quindi dovrebbe essere lo stesso ente ad occuparsi della bonifica e della manutenzione del sito. «Sono trascorsi circa due anni da quando ho messo al corrente tutti gli amministratori provinciali che siedono nel consiglio comunale – ha specificato in una nota stampa il consigliere delegato all’ambiente Andrea Marinucci - ma ancora non si è visto alcun risultato concreto. Purtroppo si evidenzia l’ennesima contraddizione di quel gruppo di persone che contemporaneamente amministrano in Provincia e sono all’opposizione nel nostro Comune: chiacchiere tante, fatti zero. Sia i tecnici che i politici hanno giustificato il loro non-intervento con la mancanza di fondi. Bastava risparmiare soldi pubblici per esempio rinunciando all’organizzazione dei corsi gratuiti di caccia lo scorso ottobre; l’assessore Petrucci lo annunciava con orgoglio perchè “siamo l’unica Provincia delle Marche ad organizzare una simile iniziativa” ma uccidere non è un’arte mentre bonificare una zona inquinata è un dovere. L’Ufficio tecnico provinciale è al corrente di questa situazione, – prosegue Marinucci – se non provvederanno allo smaltimento entro fine mese inoltrerò denuncia formale anche all’ASUR di zona. I consiglieri comunali e amministratori provinciali si sono schierati compatti (a parole) contro lo stoccaggio del gas in zona Agraria per tutelare la salute dei nostri cittadini, allo stesso tempo non riescono a “bonificare” dieci pericolosissime lastre di eternit!».

sabato 11 giugno 2011

VERDI DI S. BENEDETTO: APPELLO AL REFERENDUM



SAN BENEDETTO DEL TRONTO


"Guardare attraverso non è come guardare dentro". L'umanoide con la
finestra aperta sul cuore è il simbolo di un'umanità che rischia
l'omologazione, l'anonimato ma che, nonostante tutto, non rinuncia alla
propria irripetibile unicità. E così l'essere umano apre il suo cuore
al mondo, invita il prossimo a guardare nel profondo dell'animo di
ciascuno mentre il ramo con le foglie che tiene in mano è il simbolo
della vita, della speranza che non muore.
E così, con questo sfondo oggi, i Verdi di San Benedetto capitanati da
Paolo Canducci insieme ai Verdi Pino Parmegiani, Fabio Flaiani,
Mariachiara Rossi, Daniele Mariani, Roberto Capriotti, Andrea Marinucci ed
altri, hanno manifestato distribuendo volantini informativi, in pieno
centro durante il consueto mercato, per spiegare ai cittadini
l’importanza di andare a votare e mettere 4 croci sul sì.
“I quesiti oggetto del prossimo Referendum di domenica 12 e lunedì 13
giugno – afferma Andrea Marinucci - attengono a questioni di importanza
primaria non solo per l’oggi ma soprattutto per il domani; con il voto
gli elettori devono essere coscienti che sceglieranno non solo per loro ma
anche per i loro figli ed i loro nipoti. I cittadini – continua - sono
chiamati a decidere, infatti, se il futuro energetico italiano debba
avvenire attraverso l’uso delle centrali nucleari o attraverso forme di
energia pulita; sono chiamati a decidere se l’acqua deve rimanere un
bene pubblico o se invece diventerà patrimonio in mani di privati ed
ancora si deciderà anche sul legittimo impedimento; cioè c’è in
discussione anche il primato della giustizia e l’abbattimento di
privilegi per le massime Autorità istituzionali (Presidente del Consiglio
e Ministri). E’ questo quello che vogliamo?Noi Verdi voteremo sì per
dire no a questi scempi”
“La via di uscita dalla crisi energetica - incalza il responsabile dei
Verdi della provincia, Paolo Canducci - è quella del risparmio,
efficienza energetica e sviluppo delle energie rinnovabili: solare,
eolica, idroelettrica, geotermica e altre minori. Non si tratta di un
ripiego, ma di una strada sicura che dobbiamo aprire e che sarà
progressivamente ampliata dalle prossime generazioni.”
“La sicurezza delle centrali nucleari non è garantita - sottolinea il
segretario cittadino Roberto Capriotti – restano poi non risolti, i
problemi del trasporto dei materiali fissili e quelli della conservazione
nei secoli delle scorie radioattive. In un Paese come il nostro, con un
territorio in gran parte idrogeologicamente dissestato e congestionato di
inquinamenti e per di più fitto di insediamenti urbani e costellato di
tesori storici, artistici e paesistici, è il ciclo nucleare nel suo
insieme che presenta rischi e pericoli inaccettabili e che deve quindi
essere scartato; neppure come soluzione di emergenza l’alternativa
nucleare ha titoli per essere considerata prioritaria”.
“Come VERDI siamo stati attivi – conclude Canducci - nel movimento
contro il nucleare già dal 1987, quando ci fu il referendum che decretò
il NO al nucleare in Italia. Ora siamo di nuovo per le strade per spiegare
le ragioni del sì: il referendum non è una scelta di schieramento
politico ma è un voto utile al nostro futuro. Votare sì, significa
gridare un forte no alla privatizzazione dell’acqua e significa
contrastare le ipotesi di realizzazione di centrali nucleari. Occorre una
grande mobilitazione, l’impegno di tutti, è un appuntamento decisivo in
un momento fondamentale; anche l’umanoide in centro andrà a votare
sì”.

NOTA:
Oltre al fatto che Francia, Germania, Svizzera, ed altri paesi hanno
dichiarato che entro il 2025 chiuderanno tutte le centrali nucleari, anche
gli oncologi italiani, con un appello del 4 Giugno 2011 dal congresso Asco
di Chicago, il più importante incontro mondiale di oncologia, si
schierano compatti, sotto il profilo tecnico e non politico, contro il
nucleare ed invitano a votare si' al referendum del 12 e 13 giugno. "Il
nucleare e' la cosa piu' cancerogena che esista - sottolinea il presidente
dell'Aiom Carmelo Iacono - e non e' controllabile, come ha dimostrato
Fukushima". Per gli oncologi, insomma, non ci sono dubbi: "Troppi rischi
per giustificare i benefici. Anche perche' non rischia solo chi e' vicino
alla centrale nel caso, come abbiamo visto non improbabile, di incidente:
pensiamo al mare, ai pesci, e quindi alla catena alimentare, le
coltivazioni. Gia' la battaglia contro i tumori e' dura, non ci sembra
proprio il caso di aumentare ulteriormente i rischi, e che rischi”.

venerdì 27 maggio 2011

STOP Erosione fascia costiera Riserva SENTINA
















Cardogna (Verdi): “Stop all'erosione della fascia costiera della Sentina
Presentata la mozione in Consiglio regionale delle Marche


Il consigliere Adriano Cardogna, Capogruppo dei Verdi all'Assemblea Legislativa delle Marche, ha presentato oggi una mozione dal titolo: “STOP Erosione fascia costiera Riserva SENTINA” con la quale impegna il Presidente della Regione Marche e tutta la Giunta regionale affinché stanzi risorse proprie per il finanziamento e/o cofinanziamento di interventi di difesa morbida per il mantenimento e la conservazione del litorale sambenedettese, si attivi presso il Ministero dell'Ambiente per reperire altri fondi necessari ad intervenire secondo indirizzi compatibili con le caratteristiche ambientali dell'area ed infine affinché intervenga presso le istituzioni abruzzesi perché la previsione del prolungamento del pennello di Martinsicuro sia supportata da studi, analisi e verifiche che debbono necessariamente comprende il territorio della Sentina, in quanto la realizzazione del progetto comporterebbe inevitabilmente un grave danno alla stabilità della linea di costa antistante la Riserva regionale, alterando il valore dell'ecosistema e del paesaggio.
“Negli ultimi 50 anni – sottolinea Cardogna – la linea di costa è penetrata di circa 120 metri, con una perdita complessiva di 22 ettari di territorio, dal 1999 al 2008 la perdita media annua registrata è stata di un volume di sabbia pari a 45mila metri cubi. L’Ispra prevede per i prossimi 30 anni un ulteriore arretramento di 60 metri che provocherebbe la perdita di due casolari di valenza storico-architettonica”.
“Si dovranno – continua il capogruppo Verdi – reperire i fondi necessari per intervenire secondo le linee guida e la progettualità predisposta dall’Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’attività di ricerca per la salvaguardia della fascia costiera prospiciente la riserva Sentina”.
“La richiesta – sottolinea Canducci, assessore all'ambiente del comune di San Benedetto del Tronto – tiene conto di una serie di fattori quali la volontà, espressa dall’amministrazione di Martinsicuro di prolungare di ulteriori 70 metri il pennello del porto, l’invio, in data 12/08/2009 (prot. n.134) da parte del comitato di indirizzo della Riserva a chi di competenza, di un fascicolo tecnico e fotografico sulla drammatica problematica e il notevole sforzo in questi anni fatto dall'amministrazione comunale per la valorizzazione ambientale e turistica dell’area protetta”.
“È fondamentale – conclude l'ex assessore regionale alla difesa della costa Gianluca Carrabs – che la Regione Marche inserisca nella lista di priorità la difesa della costa e la tutela del territorio della Riserva regionale della Sentina per il suo grande valore ambientale, dato che è l'unica zona umida tra il delta del Po e il Gargano”.

martedì 3 maggio 2011

Solarexpo: la Western presenta le tecnologie più innovative del territorio

Mostra e convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita che si svolgerà dal 4 al 6 maggio 2011 alla Fiera di Verona. Western Co, l'azienda sambenedettese leader nella progettazione e produzione di sistemi di ottimizzazione dell'energia solare fotovoltaica, parteciperà anche quest'anno all'iniziativa con due importanti novità "W-Light" lampada per l'illuminazione stradale fotovoltaica a led e "W-Light-Indoor" per l'illuminazione da interno a led.

Per quanto riguarda la prima novità si tratta di un lampione fotovoltaico, dunque, non più semplice sistema utilizzato per rompere il buio in zone rurali e periferiche, ma un sistema che può illuminare strade locali urbane ed extraurbane in modo conforme alle norme e che quindi può iniziare ad essere comparabile ai classici sistemi di illuminazione stradale connessa alla rete elettrica.

"W-Light Indoor", realizzato in collaborazione con African Trading Company di Tunisi, è un apparecchio led serie ideale per applicazioni ad alto risparmio energetico ed alta efficienza luminosa con alimentazione da rete. Una soluzione appositamente studiata per ambienti indoor come uffici, magazzini, sale riunioni e reparti produttivi aziendali dove attualmente la fanno da padrone gli apparecchi che montano tubi fluorescenti.

L'appuntamento leader in Italia dedicato alle fonti rinnovabili e all'architettura sostenibile rappresenta, dunque, una vetrina efficace per promuovere i prodotti nell'ambito delle rinnovabili, dell'architettura sostenibile e dell'efficienza energetica nonché un punto di incontro privilegiato tra aziende e professionisti. Solarexpo e Greenbuilding sono l'appuntamento leader in Italia dedicato alle fonti rinnovabili. Per la dodicesima edizione sono attesi 1.400 espositori (40% esteri) su 11 padiglioni e 70.000 visitatori.

L'edizione 2010 ha registrato 1.268 aziende espositrici e case rappresentate, 485 aziende espositrici e case rappresentate estere (38%), 43 nazioni europee ed extraeuropee presenti, 105.000 mq di superficie espositiva coperta, 10 padiglioni fieristici. Sono stati 69.500 i visitatori professionali qualificati registrati e 230 giornalisti specializzati intervenuti. 54 convegni, seminari, corsi, eventi collegati che hanno visto la partecipazione di 415 relatori nazionali e internazionali intervenuti agli appuntamenti convegnistici con 5.320 partecipanti registrati. 390.000 indicizzazioni GoogleTM.

Per l'edizione 2011 la Western Co si proporrà con uno stand di novantasei metri quadri allestito al padiglione quattro. In occasione della rassegna che rappresenta un'importante vetrina di promozione sia delle nuove tecnologie a risparmio energetico sia del nostro territorio l'azienda presenterà, inoltre, l'ampliamento della gamma di regolatori di carica della serie WR.

giovedì 28 aprile 2011

I VERDI SULL'INCIDENTE DEL FALCO PESCATORE



COMUNICATO STAMPA


COLLISSIONE PESCHERECCIO - MOTOCISTERNA
A SAN BENEDETTO: E SE FOSSE STATA UNA GASIERA?


“E’ sempre spiacevole affermare “avevamo ragione” - sostiene il consigliere regionale Adriano Cardogna, capogruppo dei Verdi – soprattutto quando per un pelo si è scampati a un dramma, per le vite umane, e a un disastro ambientale, ma l’incidente avvenuto all’alba di oggi a largo di San Benedetto del Tronto deve far riflettere seriamente.
Un peschereccio è stato spezzato in due in una collisione con la M/C Tigullio, risultante noleggiata a API S.p.A.,
Questo incidente avviene a meno di 24 ore dalla presentazione in Consiglio regionale di una nostra mozione che dice esplicitamente “no ai rigassificatori”: tra le altre motivazioni, la mozione evidenzia i pericoli per la sicurezza in mare in un quadrante a grande traffico marittimo come quello prospiciente al Conero e al porto di Ancona e di San Benedetto del Tronto”.
I Verdi in Regione chiedono alla Giunta Spacca di negare l’intesa per il rigassificatore di Falconara, per le stesse motivazioni che hanno determinato il “no” per quello di Porto Recanati.
“I motivi – incalza Canducci Paolo, Assessore all'Ambiente del comune di S. Benedetto del Tr. - sono stati esplicitati chiaramente in più sedi e nella mozione vengono riaffermati: dalla tutela dell’ambiente, alla salute, dall’economia al turismo. Ma soprattutto, e per la prima volta, viene denunciata la carenza di valutazione della sicurezza in mare secondo le direttive internazionali e il Codice della navigazione. Circostanza già tecnicamente sollevata alla Regione anche dalla Provincia di Ancona in sede di VIA e AIA e sino ad oggi sottostimata.
Per quanto adesso accaduto, forse dovrebbe essere ri-presa in più seria considerazione”.

Adriano Cardogna
Capo Gruppo Verdi Regione Marche

domenica 27 marzo 2011

Foto della manifestazione contro il nucleare. Foto di Alberto Cicchini









Manifestazione di Venerdi San Benedetto del Tronto

SAN BENEDETTO – Oltre un centinaio di persone hanno gridato il loro “no al nucleare” alla manifestazione cittadina di questo pomeriggio (25 marzo) promossa dai Verdi regionali contro il ritorno del nucleare in Italia. Alla testa del corteo un manifestante d’eccezione, quale Angelo Bonelli, presidente nazionale il “Sole che ride”, che assieme all’assessore comunale all’Ambiente Paolo Canducci ha guidato il serpentone di gente dalla fontana di Nespolo in viale Moretti, fino a viale De Gasperi per raggiungere poi la piazza del municipio.


Un gruppo variegato, dove si sono visti anche operai del settore delle rinnovabili, preoccupati per il loro futuro lavorativo, ma anche bambini accompagnati dai genitori angosciati per il futuro dei propri figli, che un domani rischiano di ritrovarsi con una centrale nucleare al posto della Riserva Naturale Sentina, almeno dai primi report non ufficiali pubblicati finora dove si ipotizza la mappa dei siti atomici.


I partecipanti si sono trasferiti poi fuori dall’auditorium comunale dove si è svolto un dibattito sui temi del referendum del 12 e 13 giugno con cui gli italiani saranno chiamati a dire sì o no alla realizzazione di nuove centrali per la produzione di energia nucleare.


E anche se l’allarme per il disastro giapponese ha portato il governo a decidere uno stop di 24 mesi prima di prendere decisioni sul programma nucleare italiano, Angelo Bonelli ha detto chiaro e tondo alla platea intervenuta: «l’Esecutivo con questa mossa vuole solo tergiversare e sabotare la consultazione referendaria e poi tornare a proporre le centrali».

A manifestare contro un ritorno all’atomo c’erano, tra gli altri, il sindaco uscente Giovanni Gaspari e il suo sfidante alle primarie di domenica Luca Spadoni, il capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale Andrea Marinucci, l’ex assessore regionale Gianluca Carrabs e Roberto Capriotti del coordinamento cittadino del partito pro ambiente.