lunedì 7 dicembre 2009

DON'T NUKE THE CLIMATE anche a S.Benedetto Tr.

Campagna internazionale 2009 – Summit di Copenaghen sul clima

Giornate internazionali contro lo spaccio di energie nucleari al Summit di Copenhagen sul Clima

I Verdi aderiscono alla giornata di mobilitazione promossa nel mondo dalla rete Sortir Du Nucléaire: http://www.dont-nuke-the-climate.org/spip.php?mot40&lang=it

Sul modello delle giornate d'azione del Chernobyl Day, la reseau francese Sortir Du Nucléaire promuove una mobilitazione internazionale che avrà culmine Sabato 12 Dicembre 2009 in occasione del Summit di Copenhagen sul Clima.

Vi saranno manifestazioni, Gazebo, assemblee, proiezioni, dibattiti in tutta Europa e nel mondo simultaneamente. In Italia NON possiamo mancare questa occasione e San Benedetto del Tronto sarà presente grazie all'impegno dei Verdi locali (San Benedetto del Tronto, Grottammare, Monteprandone, Monsampolo del Tronto, Castel di Lama).

Grazie alla RNA (Rete Nazionale Antinucleare) metteremo a disposizione documenti, anche tradotti in italiano grazie a numerose collaborazioni nate in rete, proiezioni e dibattiti di controinformazione sul nucleare. Documenti praticamente INEDITI e CENSURATI in Italia.

venerdì 27 novembre 2009

SETTIMANA EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Il gruppo dei Verdi di Grottammare ha deciso di aderire alla “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di ridurli drasticamente. La crescita della cultura ambientalista e soprattutto la recessione dell’ultimo anno e mezzo hanno già introdotto un’inversione di tendenza per quanto riguarda la produzione dei rifiuti, siano essi di natura industriale, commerciale o solidi urbani. Invece di superare i 33 milioni di tonnellate annuali sui quali ci eravamo assestati, stiamo scendendo verso i 30. Siamo comunque pur sempre attorno alla mezza tonnellata a testa ogni anno. Secondo alcune elaborazioni che stanno dietro alle proposte della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, è possibile contrarre abbastanza rapidamente di 100 chili a testa all’anno la produzione.
A tal fine domenica 29 Novembre dalle ore 11 alle ore 13 sarà presente in Piazza Fazzini un punto informativo.
“Una delle leve sulle quali è possibile intervenire al fine di ridurre la produzione di rifiuti è senza dubbio quella degli imballaggi, oramai arrivati a rappresentare il 40% circa del peso ed il 60% del volume dei nostri rifiuti domestici. Non è assolutamente vero che dal canto nostro non possiamo fare nulla per evitare tutto ciò; è fondamentale tener presente che attraverso le nostre scelte è possibile influenzare in maniera determinante le scelte produttive a monte della catena, pertanto abbiamo elaborato alcune proposte in un breve vademecum che distribuiremo domenica in piazza.” [Daniele Mariani].


Grottammare, lì 22 Novembre 2009 Il Portavoce Verdi a Grottammare
Mariani Daniele

Riduzione dei rifiuti
Cosa posso fare? - Brevi consigli
per la riduzione degli imballaggi

Come consumatori è importante intervenire con le nostre scelte di acquisto, ponendo attenzione sia al volume che alla qualità degli imballaggi. I rifiuti infatti rappresentano un costo a carico della società in cui viviamo, e non bisogna dimenticare che le scelte dei consumatori influenzano fortemente le scelte produttive a monte della catena. Vi proponiamo alcuni criteri per ridurre considerevolmente la vostra produzione di rifiuti domestica, grazie alle scelte di acquisto.

• Preferisci prodotti con poco imballaggio - Ci sono prodotti in cui gran parte dell’imballaggio è utilizzata per scopi promozionali o di marketing, che è inutile per il consumatore ma che a volte può incidere significativamente sul prezzo.
• Preferisci prodotti concentrati - Diluendo in acqua i prodotti concentrati riduci notevolmente il volume dell’imballaggio e al momento dell’acquisto non paghi il costo dell’acqua, del maggior imballaggio e dei trasporti ad esso associati.
• Preferisci prodotti “formato famiglia” - Sono più convenienti dei prodotti monodose e sono caratterizzati da un volume di imballaggio inferiore per unità di prodotto rispetto alle confezioni più piccole.
• Preferisci prodotti con contenuto ricaricabile - Ogni volta che utilizzi una ricarica (refill) per un prodotto risparmi all’ambiente un imballaggio molto più voluminoso da smaltire, senza contare che questi prodotti sono spesso più economici.
• Scegli imballaggi costituiti da un solo materiale - Un imballaggio costituito da più di un materiale non è differenziabile, anche se i singoli materiali che lo compongono lo sono; perciò evitate i prodotti con imballaggi multimateriale.
• Non abusare di prodotti “usa e getta” - La cultura dell’usa e getta si è molto diffusa nella nostra società, soprattutto per l’apparente economicità e praticità. Non vengono però spesso considerati i costi sociali e gli impatti ambientali correlati a un uso non consapevole di questi prodotti (bicchieri, piatti e posate, rasoi, macchine fotografiche, batterie…). Limitandone l’acquisto a situazioni particolari si riduce notevolmente il volume dei rifiuti prodotti in ambito domestico.
• Per fare la spesa preferisci... - … ai sacchetti di plastica, quelli di carta o ancor meglio di tessuto che potrai utilizzare per molti anni. Ridurrai il numero di sacchetti di plastica in circolazione, che spesso sono tra i rifiuti abbandonati nell’ambiente e che vengono portati dal vento e dal mare in ogni angolo del nostro pianeta.

Per tutte le informazioni sulla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti visita il sito
www.menorifiuti.org


domenica 22 novembre 2009

Festa dell'Albero a Monteprandone e Grottammare



COMUNICATO STAMPA


FESTA DELL’ALBERO 2009

Basta piantare un solo albero per compensare la produzione di 700 Kg di CO2, pari a quella emessa per produrre un quotidiano con inserto settimanale per 1 anno. 20 nuovi alberi ne smaltiscono addirittura 14 tonnellate, le stesse prodotte dal consumo annuo di elettricità di un ufficio con 10 dipendenti. E se ognuno di noi piantasse un nuovo arbusto? E' la sfida lanciata con la quindicesima edizione della Festa dell'Albero da Legambiente ed alla quale hanno aderito i Verdi della provincia di Ascoli Piceno.
Dopo le iniziative organizzate dall’amministrazione comunale a San Benedetto del Tronto, domenica 22 Novembre si sono incontrati alcuni dei gruppi comunali per compiere uno dei gesti più belli, emozionanti e significativi al mondo: piantare un albero regalando all'ambiente nuovo prezioso ossigeno per compensare l'eccesso di emissioni di CO2 e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.
A Grottammare il consigliere comunale Daniele Mariani, Sauro Bassetti, Francesca Bruni ed alcuni amici del Punto Macrobiotico hanno aggiunto un alberello di melograno Punica Granatum (simbolo di produttività, ricchezza e fertilità) al vasto patrimonio arboreo del Bosco dell’Allegria.
Nel primo pomeriggio un gruppo di bimbi, coordinati da Roberto Capriotti ed il consigliere comunale Federico Aragrande, si sono incontrati nei pressi della Piastra Polivalente di Monteprandone per compiere lo stesso gesto.
“Riponevamo grosse aspettative nel meeting che si terrà tra pochi giorni a Copenhagen per porre un freno ai cambiamenti climatici attraverso la riduzione delle emissioni di CO2, purtroppo a questo punto siamo molto scettici sul suo buon esito a causa della distanza tra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo che rischia di pregiudicare la possibilità di trovare un accordo vincolante per tutti.
Con la messa a dimora di un albero, nel suo piccolo, ogni cittadino può partecipare concretamente alla lotta per la salvaguardia del clima e dare un importante segnale al nostro governo.” [Daniele Mariani].


Grottammare, lì 22 Novembre 2009 Il Portavoce Verdi a Grottammare
Mariani Daniele


lunedì 12 ottobre 2009

Comunicato VERDI


Il 9,10,11 ottobre si è tenuto a Fiuggi il XXX congresso nazionale dei Verdi. Si trattava di un congresso fondamentale, all'ordine del giorno vi era lo scioglimento dei Verdi in Sinistra e Libertà (mozione nr. 1) o la nascita di un più grande movimento ecologista non più schiacciato a sinistra ma capace di dialogare con tutti per portare avanti con forza l'idea di una nuova società, attenta al consumo delle risorse naturali, orientata a una riconversione ecologica dell'economia, attenta alla difesa dei diritti, delle libertà, dell'integrazione e della laicità dello Stato (mozione 2 e 3).
Il Congresso ha visto prevalere questa ultima linea, il nuovo Presidente Nazionale Angelo Bonelli, dopo la proclamazione, ha detto chiaramente che la casa dei Verdi non può essere Sinistra e Libertà e che si deve ripartire dalla lunga storia del partito ambientalista italiano per iniziare un nuovo percorso di confronto con i movimenti, le liste civiche, i radicali, le associazioni ambientaliste per creare un nuovo e più grande movimento ecologista guardando alle esperienze positive della Francia e della Germania.
Le marche hanno svolto un ruolo di primo piano, la mozione 3 presentata da Gianluca Carrabs, Paolo Canducci, Andrea Marinucci, Daniele Mariani e altri 1.000 firmatari di tutta Italia ha appoggiato la candidatura di Angelo Bonelli ed eletto nell'esecutivo nazionale Gianluca Carrabs, nominato tesoriere nazionale, e nel Consiglio federale nazionale Paolo Canducci.
Nella nostra Regione e nella nostra provincia da subito non si è condiviso il percorso di sinistra e libertà e già alle ultime provinciali la lista dei Verdi si è presentata da sola in alleanza con il centrosinistra. Oggi questa scelta è anche linea politica nazionale e questo non può che darci sempre più energia (pulita) per continuare con grande decisione il nostro impegno nella società e nelle istituzioni così da dimostrare che si può coniugare l'ecologia con l'economia creando sviluppo e occupazione nel rispetto dell'ambiente.
Non è più il tempo di dire sempre e solo no a tutto e a tutti ma è arrivato il momento del lavoro e dei fatti. Fuori, nelle città c'è una "moltitudine inarrestabile", per usare le parole di Hawken, di uomini e donne che si parla, si incontra, soprattutto utilizzando la rete, per cercare di difendere i propri diritti, applicare un nuovo stile di vita, tutelare il proprio territorio e con questa moltitudine i Verdi devono stare, devono lavorare e devono crescere.
Paolo Canducci, Ass. comune San benendetto del Tronto
Andrea Marinucci, cons. comunale San Benendetto del Tronto
Daniele Mariani, cons. comunale Grottammare

domenica 11 ottobre 2009

i verdi esistono ancora

Fiuggi 10 ottobre 2009
Al Congresso Nazionale dei Verdi la terza mozione ha dato un contributo fondamentale all'elezione del nuovo Presidente della Federazione dei Verdi Angelo Bonelli. Tra i primi firmatari della mozione Carrabs, Canducci e Marinucci.

venerdì 25 settembre 2009

PULIAMO IL MONDO...IN SENTINA



L’appuntamento è per domenica 27 settembre alle ore 10.00 alla fine di Via del cacciatore (in prossimità del fosso collettore), per realizzare tutti insieme una grande manifestazione allegra ed appassionata organizzata dalla Riserva Sentina e dalle Associazioni Ambientaliste del territorio, che approfittano dell’occasione per ribadire la loro comune volontà di uno sviluppo naturalistico dell’area anche ai fini della didattica ambientale.Chiunque volesse dimostrare il proprio affetto verso quest’area, patrimonio della collettività e grande ricchezza per il nostro territorio, è invitato a partecipare all’evento, che avrà come slogan “Naturalmente Sentina”. In quell’occasione saranno presenti guide esperte e numerosi tecnici a cui ciascuno potrà chiedere informazioni riguardanti la botanica, la fauna e la storia della Sentina, garantendo a tutti l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze naturalistiche.L’invito è quindi rivolto a tutti, grandi e piccini, per una mattinata di socializzazione e impegno civile, da trascorrere all’aperto per scoprire i tesori della Riserva Sentina.Non mancate!

lunedì 21 settembre 2009

Mozione Nazionale


DAL TERRITORIO: NUOVI VERDI E NUOVO ULIVO PER UN CENTROSINISTRA VINCENTE

I Verdi nel novembre 2006 all’assemblea di Fiuggi, scelsero a stragrande maggioranza di promuovere la costituente ecologista ritenendo l’allora Federazione dei Verdi non più adeguata a rispondere alle grandi sfide del cambiamento climatico e dell’economia verde.
Da qui nacquero varie iniziative, le più significative sono state il “Patto per il clima” ed “Ecologia è Economia”, che ottennero centinaia di adesioni autorevoli, su tutte si ricorda quella del premio nobel Rubbia. Questo percorso virtuoso fu interrotto dalla scelta del PD di Veltroni di sfasciare l’alleanza di Centrosinistra decretando, così, la caduta del Governo dell’Unione e riportando al potere quel Berlusconi ormai in crisi per la rottura della Casa delle Libertà e lo scontro con gli altri leader, in particolare Fini e Casini.
Dinanzi a quel cataclisma politico, i Verdi furono costretti a scegliere in poche settimane un’alleanza per le elezioni e decisero, all’unanimità, di dare vita alla “Sinistra Arcobaleno”, progetto poi sonoramente bocciato alle urne sia per l’appello al voto utile che per la difficoltà per i nostri elettori storici e potenziali di identificarsi in questo nuovo soggetto politico, troppo schiacciato a sinistra.
L’esperienza traumatica delle elezioni politiche del 2008 portarono a una prima riflessione e al congresso di Chianciano dello stesso anno tutte le mozioni presentate proponevano di rilanciare un soggetto autonomo verde, considerando sbagliata l’alleanza privilegiata con la sola Sinistra.
Successivamente e, in particolare, in questo ultimo anno, invece di lavorare insieme a questo progetto, si è assistito a un’inaccettabile frammentazione e litigiosità dei Verdi e a una mancanza di vere iniziative ambientaliste, nonostante la sempre più catastrofica politica ambientale del Governo Berlusconi, che considera inutili e costose le necessarie azioni per il cambiamento climatico e che rilancia il nucleare votando al Senato una mozione contro le centrali solari, caso unico al mondo.
La totale assenza del Sole che Ride dalla scena politica nazionale si ha proprio quando la “green economy”, che noi Verdi avevamo lanciato a Fiuggi nel 2006, conquista centralità nel programma di Governo degli USA e da ultimo anche del Giappone.
Invece di rivendicare la primogenitura del progetto, la Federazione Nazionale, anche nel 2009, promuoveva una nuova aggregazione privilegiata con la Sinistra, chiamandola questa volta “Sinistra e Libertà”, che ha portato a una pesante spaccatura interna e che ha avuto un risultato decisamente negativo pur senza l’appello al voto utile e nonostante la notevole perdita di consensi da parte del PD.
Per di più si è consentito, in modo irresponsabile, laddove i Verdi presentavano liste del “sole che ride” alle amministrative come deciso dal Consiglio Federale Nazionale, che le altre formazioni di “Sinistra e Libertà” potessero presentare liste autonome con simbolo pressoché identico a quello delle Europee, danneggiando ulteriormente la competizione locale e creando un secondo grave ostacolo alla competizione dei Verdi sul territorio.

Dinanzi a questo spettacolo di continue polemiche, molti verdi, però, hanno continuato a lavorare sul territorio rafforzando il contatto con i cittadini, persino riuscendo in taluni casi ad avere buoni risultati elettorali nonostante la mancata presenza mediatica e politica del simbolo del “Sole che ride” a livello nazionale.
La conseguenza di queste scelte è che anche coloro che avevano scommesso su “Sinistra e Libertà”, vedono oggi come risultato la continua diatriba dei 5 componenti di questo soggetto politico, incapaci di trovare un qualunque accordo, e riscontrano con amarezza il ruolo di totale marginalità dei Verdi, dichiarato pubblicamente anche da alcuni componenti di “Sinistra e Libertà” quando affermano che il contributo dei candidati Verdi alle elezioni europee rappresenta meno del 10 % del risultato elettorale di “Sinistra e Libertà” stessa (ovvero uno scarso 0,3% dei totali voti validi).
Oggi di fronte a questo quadro l’assemblea nazionale non può e non deve dividersi su una sequela di personalismi e rancori incrociati.
I Verdi non possono limitare la loro azione politica al rapporto privilegiato con Socialisti, Movimento di Sinistra, Sinistra Democratica ed ex PDC, ma devono operare per la ricostituzione di un nuovo e più largo centrosinistra confrontandosi con tutte le forze disponibili con l’obiettivo di creare una valida alternativa ad un centrodestra sempre più dannoso per l’Italia.
Dobbiamo ripartire dalle nostre origini, quando più di 20 anni fa un arcipelago di liste civiche e movimenti si federavano, spinti da una propulsione territoriale che accomunava battaglie, idee, proposte, tutte provenienti dal basso. Rilanciamo le Federazioni Regionali garantendo loro una vera autonomia organizzativa in grado di elaborare una proposta politica che sappia interloquire e realizzare una nuova intesa con le altre culture per presentarci alle elezioni regionali con un soggetto autonomo in grado di interpretare e attuare una vera ecologia della politica e che sappia tessere un nuovo quadro di alleanze e rapporti politici finalizzati alla ricostruzione di un nuovo Ulivo.
Pertanto, è necessario intraprendere da subito a partire dai territori un confronto con tutte le forze laiche e civiche, i radicali, i partiti e i movimenti che si occupano di legalità e diritti, i cattolici-democratici, le realtà sociali e associative progressiste e con quanti nel PD hanno archiviato la scelta suicida dell’autosufficienza e puntano alla costruzione di un nuovo ulivo per un nuovo centrosinistra vincente e non di testimonianza.
In questo percorso, occorre guardare alle varie esperienze verdi ed ecologiste in Europa, pur consapevoli delle profonde differenze, che hanno saputo e sanno parlare a tutto l’elettorato, certamente a quello di sinistra, ma anche a quello di centro e a quello non schierato.
Va ripreso il progetto della costituente ecologista, non come autosufficienza dei Verdi attuali, ma come punto di partenza per istituire, sulla base dei valori quali l’ambiente, i diritti e la solidarietà, le più larghe aggregazioni possibili già a partire dalle Regionali del 2010.
Per la realizzazione di questo progetto è necessario, però, che l’assemblea vari, sin da subito e con la più ampia convergenza, le modifiche statutarie necessarie a garantire organismi nazionali direttamente partecipati dalle federazioni regionali e locali.
Gli organi nazionali dovranno essere scelti con la più ampia condivisione e partecipazione possibile, impegnandoli a supportare e incentivare l’autonomia delle federazioni regionali che faranno partire da subito le costituenti ecologiste e presenteranno alle prossime elezioni del 2010, ove possibile, larghe liste di aggregazione: ecologiste, civiche, laiche e riformatrici.
Il territorio è da sempre la nostra forza e dal territorio dobbiamo ripartire per costruire i nuovi verdi, il nuovo ulivo per un centrosinistra vincente.