domenica 21 novembre 2010

Canducci si candida alle primarie, è il primo sfidante di Gaspari

fonte http://www.ilsegnale.it/
e http://www.rivieraoggi.it/ (foto)

L’avvocato, apre a Udc e Sel ma chiede: «La competizione si svolga entro gennaio»
Canducci si candida alle primarie, è il primo sfidante di Gaspari
L’assessore all’Ambiente afferma che in caso di vittoria punterà alla realizzazione di una lista unitaria di tutto il centrosinistra



Di Marco Braccetti


SAN BENEDETTO - «La mia candidatura vuole aprire una discussione in città su temi concreti che coinvolgono tutti i cittadini. Le primarie rappresentano una grande occasione per permettere ai cittadini di sentirsi protagonisti nella scelta del programma e del candidato sindaco». Con queste parole l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci rompe gli indugi e si candida alle primarie di coalizione che chiameranno a raccolta il popolo del centrosinistra per scegliere candidato sindaco in vista delle Comunali, fissate per la primavera 2011.

L’esponente del Verdi sfiderà l’attuale primo cittadino Giovanni Gaspari che concorrerà sotto le insegne del Pd. L’avvocato rivierasco auspica che, ora che lui ha rotto il ghiaccio, possano seguire altre candidature nell’arco politico che va da Sinistra Ecologia e Libertà all’Udc. Ma tutto dovrà svolgersi in tempi brevi: «Credo che le primarie dovranno necessariamente tenersi entro gennaio, - puntualizza Canducci - altrimenti non avrebbero più senso».

Le linee guida della campagna elettorale di Canducci si sviluppano su due assi fondamentali: efficacia dell’azione amministrativa e patto sociale per la crescita della città.

Analizziamoli nel dettaglio. Per Canducci è necessario «superare la logica della sommatoria delle sigle dei partiti facendo prevalere i contenuti e le proposte. Per ottenere questi risultati, è necessario che tutti i partiti che attualmente sostengono la coalizione di maggioranza in Consiglio comunale, elaborino un progetto di riforme per la città ed individuino insieme un gruppo di candidati che rappresenterà la futura squadra di governo».

Insomma, se Canducci vincerà le primarie, favorirà la creazione di un’unica lista del centrosinistra che conterrà i 24 candidati di Pd, IdV, Socialisti e Verdi. Anche in questo caso massima apertura anche nei confronti di Sel e dell’Udc, purché sottoscrivano in toto il programma. Gli equilibri interni sarebbero sanciti dal peso attuale di ogni partito.

I candidati saranno 24 e non 30 perché il prossimo Consiglio comunale vedrà un numero minore di eletti che diminuiranno per via del taglio agli enti locali voluto dal governo nazionale.

Certo, trovare la formula giusta che sintetizzi le varie anime del centrosinistra non è cosa facile. Non a caso in molti già bollano l’operazione che ha in mente l’assessore come impossibile, ma lui tira dritto per la sua strada: «Mi rendo conto che è una provocazione, ma credo che sia indispensabile per avere un rapporto leale e trasparente con i cittadini, mettendo in secondo piano i personalismi e ponendo al centro del confronto solo e soltanto il programma elettorale».

Questo è il quadro politico. Mentre per quel che riguarda i contenuti Canducci afferma che «è chiaro a tutti: ormai l’amministrazione comunale da sola non può risolvere e dare risposte a tutte le istanze dei cittadini, tanto più oggi che le esigenze aumentano a causa della crisi e le risorse dei comuni vengono drasticamente ridotte. È ormai necessario che tutti i protagonisti della vita cittadina, enti, istituzioni, imprenditori, associazioni e cittadini si mettano insieme per trovare le soluzioni ai tre grandi problemi dei nostri tempi che coinvolgono anche la nostra città: lo sviluppo economico, la crisi occupazionale e la questione ambientale».

E qui sta la proposta di un nuovo patto sociale. «I problemi – scandisce il verde - dovranno essere affrontati attraverso percorsi che vedono la partecipazione di tutti questi soggetti, nella consapevolezza della necessità di dover fare sacrifici per garantire il futuro alla comunità sambenedettese. Con questo metodo si dovranno affrontare tutte le questioni inerenti allo sviluppo urbanistico della città, alla valorizzazione dell’area portuale e della riserva naturale della Sentina, alla mobilità sostenibile, alla qualità della vita, al turismo e al Parco marino in modo che le possibili soluzioni non vengano imposte ma nascano dalla condivisione generale».

Canducci ha presentato la sua candidatura nel corso di una conferenza stampa svoltasi in municipio nella mattinata di sabato 20 novembre insieme con altri colleghi di partito: il coordinatore regionale del Sole che ride Gianluca Carrabs, il consigliere comunale Andrea Marinucci, il coordinatore cittadino Roberto Capriotti e Luciano Spinozzi del coordinamento provinciale.


lunedì 8 novembre 2010

Gianluca Carrabs è stato eletto all’unanimità presidente dei Verdi delle Marche

Domenica 7 novembre, proprio nel ventitreesimo anniversario della vittoria al referendum, contro il nucleare, in una sala, dove capeggiava alto un striscione: “Solare? Si, grazie – 7 novembre 2010 23 anni dal referendum – per non dimenticare Chernobyl”, gremita sia di iscritti che di cittadini interessati, Gianluca Carrabs è stato eletto all’unanimità presidente regionale della Federazione dei Verdi delle Marche, con una mozione unitaria dal titolo: “Verso la Costituente Ecologista: nuovi Verdi e nuovo Ulivo”.




Erano presenti il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, il vicepresidente della Regione Marche Paolo Petrini, il Presidente del Consiglio Comunale di Ancona, Andrea Filippini e gli esponenti degli altri partiti della maggioranza regionale: Aldo Tesei dell’UDC e Luciano Vita del PSI. Bonelli entra subito nel vivo affermando che i Verdi delle Marche hanno un importante ruolo per la Costituente Ecologista e aggiunge: “L’Italia non ha bisogno dei 10 rigassificatori, e soprattutto le Marche non hanno bisogno dei 2 previsti”.

Felice il neopresidente Carrabs: “Siamo convinti che oggi più che mai diventa necessario riprendere a costruire un nuovo rapporto con la coalizione di centrosinistra, caratterizzato dalla lealtà e dalla pari dignità, forti della convinzione che la vittoria elettorale è il risultato di un programma serio e realizzabile e dell’unione tra le forze del centrosinistra. La Costituente Ecologista rappresenta un’evoluzione e non un superamento o scioglimento del partito dei Verdi, che ha come obiettivo quello di costruire un progetto politico nuovo molto più ampio che possa coinvolgere tutto il mondo ecologista sempre più frammentato e privo di riferimenti politici”.

Oltre al Presidente Gianluca Carrabs, sono stati eletti nell’esecutivo regionale Giuseppe Canducci, Luigi Tagliolini, Fabio Marcelli, Pasquale Di Spirito, Massimo Marcaccio e Andrea Del Gobbo. Per il Consiglio Federale nazionale, sono stati eletti Andrea Marinucci e Lorenzo Tempesta.